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Dove sta scritto che il Viandante debba per forza viaggiare con pochi soldi in tasca, dormire in un sacco a pelo a terra in Sacrestia, e mangiare sempre le cene condivise? Di sicuro non qui: qui troverete ricordi, pensieri e riflessioni su quella che l'autore definisce "una strana modalità di vita": il pellegrinaggio. Camminare, camminare e ancora camminare, ma anche fermarsi, aspettare, ammirare, mangiare, dialogare, meditare. L'autore ci dona un racconto leggero e profondo, appassionato ed ironico. Dall'esordio nel mondo dei pellegrini, col viaggio in solitaria a Santiago, ai tanti Cammini percorsi in Italia e all'estero, tutti con la stessa caratteristica: mescolare il Sacro con il profano, lo spirito Pellegrino con quello del Turista che non disdegna a fine tappa le comodità di un albergo e le prelibatezze della cucina locale, mantenendosi sempre in bilico tra l'essere un "Pellegrino soft" ed un perfetto Turigrino! Il viaggio, che si conclude nuovamente a Santiago con il secondo Cammino, questa volta in compagnia di moglie ed amici, è intervallato da suggerimenti e riflessioni, con un diverso punto di vista, non sempre allineato col pensiero fisso Compostelliano: "il Cammino ti darà ogni risposta".